La luna piena di settembre offre due eventi in un uno: è una Superluna e coinciderà con un eclisse parziale. Sotto questo cielo, tutto da ammirare, percorriamo un sentiero tra i semi, risorsa essenziale a cui si presta poca attenzione nonostante sia il vero tesoro per la sicurezza alimentare e la sopravvivenza delle specie vegetali sulla terra. Avevamo già parlato di semi nel numero 55 di Braccia Rubate, Scambiarsi la memoria: semi del passato ed eterni nuovi inizi, ma proprio perché l’argomento è vasto, complesso e molto importante, torniamo con degli strumenti utili per approfondirlo.
Piccoli e fondamentali, i semi possono essere una buona metafora delle nostre intenzioni autunnali che, come spesso accade, al rientro dalle vacanze si affacciano alla coscienza. Proteggiamo entrambi, con cura.
Tre letture ci accompagnano sul cammino: Semi ritrovati di Marco Boscolo ed Elisabetta Tola, Codice edizioni, Semi di Thor Hanson, il Saggiatore, e per i più piccoli, Storia dei semi di Vandana Shiva.
Maria Claudia
Quando ho scoperto che nelle isole Svalbard, in Norvegia, esiste la Banca dei semi più grande al mondo, sono rimasta affascinata e incuriosita. Più preziosa delle casseforti che racchiudono gioielli, opere d’arte o pietre di valore, nello Svalbard Global Seed Vault, scavato nel ghiaccio, è conservata la possibilità che il mondo vada avanti e che sopravviva la biodiversità. Riso, grano, fagioli, pomodori, patate e tutto ciò che si può piantare e conservare è protetta in un bunker, a 18 gradi sotto zero, per poter durare migliaia di anni. Non è l’unica banca dei semi, ce ne sono anche in altri paesi, compresa l’Italia, e l’idea nacque all’inizio del ‘900 grazie a Nikolay Vavilov. Il botanico e genetista russo viaggiò per il mondo alla ricerca dei semi adatti alle diverse condizioni climatiche dell’Urss e fondò la prima Banca dei semi.
Sulle tracce di Vavilov si muove il libro di Marco Boscolo e Elisabetta Tola in Semi ritrovati. Viaggio alla scoperta della diversità agricola che oltre a ripercorre alcune tappe dei suoi viaggi, hanno incontrato quegli agricoltori che oggi si adoperano per ristabilire le coltivazioni tradizionali contro l’imposizione di determinati semi da parte del mercato mondiale. Un mercato che produce e diffonde prodotti uguali dappertutto ma poco adatti alle conseguenze del cambiamento climatico. Attraverso Senegal, Etiopia, Iran, Indonesia, Francia, Stati Uniti e Italia, veniamo a conoscenza di una rete di paesi e di protagonisti che con l’obiettivo di recuperare le varietà di semi locali e dimenticati, si adoperano per trovare soluzioni possibili affinché nessuno, in un mondo in continua crescita, soffra la fame. I semi sono la chiave della sicurezza alimentare. Non solo, conservare e promuovere semi quasi scomparsi ma più resilienti e più adatti ai diversi territori (per avere un’idea su quanto sta scomparendo: in Italia fino al secondo dopoguerra c’erano 6.200 tipi di grano, oggi solo un paio di decine), consente di recuperare “colture e culture, saperi e sapori dimenticati”.
“È fatta di semi la piccola flotta che si solleva da un soffione, trasportata dal vento. Da un seme è ricavato il cotone di camicie e magliette, e il caffè che beviamo ogni mattina. Sono semi i cereali del pane, i legumi, il riso e il cacao. È un semino d’acero la piccola elica che cade dai rami, posandosi al suolo in un lento turbinio. E da un seme, smarritosi da millenni nel terreno, potrebbe un giorno nascere un fiore. Il mondo è fatto di semi”, le parole di Thor Hanson, biologo della conservazione, ci introducono all’approfondimento che il suo libro Semi. viaggio all’origine del mondo vegetale, rappresenta.
I semi costituiscono una risorsa incredibile nella storia dell’uomo, un piccolo organo che si trasforma in una meraviglia della natura e la cui influenza si spinge ben oltre il margine della foresta o del campo: i semi hanno un ruolo vitale dappertutto ed entrano a far parte della nostra vita quotidiana in tantissime forme che quasi non ce ne rendiamo conto.
Raccogliendo dati e notizie dalla biologia, dalla paleontologia e dalla storia umana, Thorn ci dimostra come questi piccoli esseri portano le tracce di millenni di adattamento naturale: i semi si sono evoluti mentre lentamente si affermavano le piante più resistenti, e raccolgono dentro di sé anche tutti gli scambi (perché i semi hanno viaggiato moltissimo nei secoli attraverso il globo) e i cambiamenti che i contadini hanno ottenuto grazie alla loro opera di selezione. Così, come sottolinea Vandana Shiva, in un seme ci sono insieme passato e futuro. L’ecologista e attivista indiana in Storia dei semi, con le illustrazioni di Allegra Agliardi, si rivolge ai piccoli lettori - ma non solo - invitando tutti a riconoscere "i semi della rovina" rispetto ai "semi della speranza". Shiva è impegnata da anni contro “la dittatura dei semi”, quei semi geneticamente modificati, creati e diffusi per combattere la fame nel mondo ma che si sono rivelati meno produttivi e molto inquinanti. Anche Thorn si preoccupa di questo aspetto sottolineando quanto oggi molti agricoltori debbano affrontare controversie relative a brevetti il cui esito può limitare la possibilità di mettere da parte i semi, di lasciare le piante libere di impollinarsi e di utilizzare le tecniche tradizionali.
Vi sono poi implicazioni per l’ambiente, la salute e l’etica sull’uso di mescolare i geni provenienti da specie diverse. Alcune persone accettano l’idea di manipolare i semi, in particolare quelli che promettono guadagni, altre sono diffidenti o del tutto contrarie. Una cosa è certa, - continua il biologo – dato il valore ineguagliabile dei semi – la disputa è importante e degna di essere affrontata con consapevolezza, ricordandoci che nella struttura biologica dei semi è incorporata la loro capacità di trasmettere le cose, la loro connessione con i cambiamenti umani, naturali e culturali.
Hai mai pensato a come sarebbe la tua alimentazione e la tua giornata senza di loro? Li hai mai piantati? C’è qualche semino che stai pensando di porre per i tuoi progetti personali? Se vuoi raccontarcelo, scrivi a bracciarubatenewsletter@gmail.com, saremo felici di leggerti. Braccia Rubate torna con Barbara e la Luna nuova del 2 ottobre.
Buona luna piena di fine estate,
Maria Claudia
Pensate all’energia incredibile concentrata in una ghianda! Sotterrate una ghianda ed esploderà producendo una quercia gigantesca! Sotterrate una pecora e non avrete altro che decomposizione.
George Bernard Shaw
La mia lista di libri da leggere aumenta a dismisura!